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Audiodescrizione San Matteo e l’Angelo – Caravaggio

Opera centrale del Ciclo di San Matteo, è posta nella Cappella Contarelli, e qui è audiodescritta da Emanuela Gizzi

di Emanuela Gizzi
SAN-MATTEO-E-L-ANGELO-DI-CARAVAGGIO-AUDIODESCRIZIONE-DI-EMANUELA-GIZZI

AUDIODESCRIZIONE
SAN MATTEO E L’ANGELO

 

Testo dell’Audiodescrizione di San Matteo e l’Angelo

Il quadro, opera di Caravaggio, è un dipinto olio su tela del 1602, di grandi dimensioni.

San Matteo e l’Angelo i due protagonisti emergono da un fondo scuro, tenebroso, ma -complice una luce calda proveniente dall’alto- ogni piega, gestualità, movimento emergono dettagliati.
Il forte contrasto infuoca il mantello del santo, che gli scivola addosso morbido, in diversi toni d’arancio e rosso; e illumina il drappo bianco dell’angelo che diventa radioso.
San Matteo ha il corpo di profilo, una gamba è piegata su una piccola panca di legno, l’altra grava a terra, è scalzo. Il busto è sbilanciato lievemente in avanti su uno scrittoio dove c’è un libro aperto. Con il palmo di una mano si poggia sulle pagine, trattenendo tra le dita un calamaio. Con l’altra mano solleva in aria un pennino.
Il volto del santo, calvo e barbuto, si torce verso lo spettatore, ma lo sguardo và più su, sale fino a fissare negli occhi l’angelo, sospeso in aria. Dal canto suo l’Angelo protende in avanti le dita, come se stesse formulando un conteggio a voce alta.
Le ali restano nell’ombra, mentre il vortice creato dal drappo bianco gli forma una cornice tondeggiante tutt’intorno, dettagliata di pieghe.

Il quadro misura 295 centimetri per 195

testo di Emanuela Gizzi

Emanuela Gizzi Fotografa ideatrice di Mapping Lucia

Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.

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