AUDIODESCRIZIONE MUSEALE

di Emanuela Gizzi

AUDIODESCRIZIONE E INCLUSIVITÀ

L’audiodescrizione museale per non vedenti e ipovedenti è una tipologia di scrittura atta a trasferire la pari esperienza di una mostra, o esposizione, o visita di un luogo, a chi non ha capacità visive, diventando a tutti gli effetti un servizio al pubblico.
Si parla dunque di inclusività. Una buona pratica di cui musei e strutture dedicate all’arte e alla cultura dovrebbero dotarsi tutte.
E’ quanto mai necessario sostenere quel 14% della popolazione interessato da disabilità visiva.

COSA SI PUO’ AUDIODESCRIVERE

L’audiodescrizione non è da confondersi con l’audioguida.
La seconda racconta la storia di un oggetto o di una dimora, di una piazza, di un personaggio. L’audiodescrizione invece si occupa di “far vedere” al non vedente o ipovedente ciò che ha davanti a sé: un’opera d’arte, un quadro, una statua marmorea, un elemento di forte pregio.
Si può dare indicazione anche di dove sono collocate le opere d’arte: all’interno di una sala, o nel caso di un luogo aperto, una piazza ad esempio. Si può fornire una mappatura descrittiva degli edifici, fontane se ve ne sono, sculture o altro. E ovviamente anche la facciata dei singoli edifici, la loro architettura e struttura.
Scivolare su ogni dettaglio compositivo con il giusto approccio linguistico e senza tenere conto del proprio giudizio soggettivo sono gli strumenti chiave per dare il miglior servizio alle persone cieche.

L’AUDIODESCRIZIONE MUSEALE COME OPPORTUNITA’ DI CONOSCENZA

L’audiodescrizione museale per non vedenti e ipovedenti è necessaria al fine di rendere gli spazi devoluti all’arte, dei luoghi aperti a tutti e fruibili al 100% delle loro capacità.
L’audiodescrizione, infatti, non va vista solo come un servizio al cieco ma anche come un’integrazione alla mostra stessa: scendere nel dettaglio visivo significa approfondirne ogni aspetto e favorirne quante più informazioni possibili.
Entrare in un museo e disporre di un’audiodescrizione su quadri e sculture marmoree non dovrebbe essere un must ma una realtà acquisita. E questo vale anche per i luoghi religiosi. L’audiodescrizione di una chiesa è un atto umano. Pensiamo a quanta arte c’è nelle chiese e a quanti pellegrini vi passano, sia che siano essi ciechi o normovedenti.
Vi è bisogno di abbracciare tutti, di permettere a tutti di usufruire, “vedere” il patrimonio artistico di cui dispone l’Italia.

Accessibilità, Pari Esperienza, Fruizione dell’Arte sono gli elementi chiave di questa attività che vuole arricchire i luoghi d’interesse e garantire servizi adeguati alla comprensione delle opere.

COME SI ACCEDE AI FILE AUDIO

Ogni elemento d’arte, normalmente, reca con sé una didascalia che ne definisce titolo, nome di chi l’ha realizzato, datazione, misure e location. A queste semplici informazioni viene affiancato un Qrcode che ha la finalità di condurre il non vedente sulle pagine audio dedicate. Basta uno smartphone a fare da intermediario.

AUDIODESCRIZIONE IN PIÙ LINGUE

L’audiodescrizione in italiano non basta a soddisfare la filosofia di aprire a tutti le porte dell’arte. Che ne è dei non vedenti inglesi o tedeschi?
Il testo viene tradotto in inglese, francese, spagnolo, tedesco, o altre lingue richieste dagli spazi culturali, e quindi registrato da uno speaker e convertito in audio.
A questo punto il museo o chiesa sono pronti per accogliere più visitatori possibili, l’accessibilità al non vedente e ipovendente è garantita.