Content Creator: tanti ruoli in una figura sola

Cosa fa il Content Creator?

Il Content Creator è colui che ha le idee, le propone, le realizza, cerca le parole chiave, scrive i testi seo-oriented, cerca le fotografie, le ottimizza, inserisce i contenuti nelle piattaforme, si occupa dei siti, dei social, delle newsletter, dei comunicati stampa, delle recensioni e molto altro di contorno.
Ma è davvero così?
Il Content Creator è un ruolo complesso, ecco perché quando mi chiedono: che lavoro fai, spesso sono costretta a dire semplicemente -scrivo contenuti per il web- che, se analizzi la frase, è molto aleatorio, poco suggestivo, non dà esattamente l’idea di cosa io faccia in realtà.
Come si può essere più diretti?

Sono una content-creator!”

Wooooww, ora si che è meglio!
“E che caspita è un content-vattelapesca?”

Scrivere contenuti per il Web

In inglese è esaustivo ma non in italiano.
Insomma, torniamo a “scrivo contenuti per il web” che però, non mi risolve nulla. A questo punto divento un cane che si morde la coda.
E tu dirai: “perché è così importante farsi capire? Ci tieni tanto a dire che fai nella vita?”.
Diciamo che un ruolo come “lo scrittore” può essere spendibile in tante forme diverse di lavoro e quindi, avendo chiaro il mio Lifestyle, non volendo -cioè- solo lavorare ma lavorare felice, ho bisogno di arrivare anche a persone comuni che possano avere bisogno del mio aiuto.

Per chi scrive un Content Creator

Il Content Creator è solo una parte di ciò che svolgo ed è una figura professionale che si rivolge prevalentemente ad Aziende e Agenzie, a Personaggi con una brand identity, a enti e associazioni che hanno bisogno di sviluppare la Comunicazione o di mettere mano al Blog aziendale o personale.
Dopodiché, mi dedico a una forma di Scrittura Creativa che mi piace tantissimo perché soddisfo anche il cliente che vuole scrivere una lettera a qualcuno o vuole trasformare in diario vecchie memorie, che vuole costruire un progetto con idee originali o ha bisogno di un filo blu da seguire.

Le capacità di un Content Creator

Le strade sono tantissime e non è sempre facile gestirle, ognuna richiede un linguaggio diverso, tanto Storytelling, una buona creatività e curiosità, un talento per la scrittura, il rispetto per i sentimenti degli altri, una dose eccessiva di empatia.
Ho tutte queste cose, senza falsa modestia. Mi sono provata, ho sperimentato sbagliando, ho seguito gli interessi che avevo e ho smaltito tutto ciò che non era nelle mie corde.
Mi sono lasciata addosso le doti e ci ho lavorato seriamente. Quindi perché tradire la fiducia di chi mi sta leggendo?
Sono quello che leggi sul mio Sito e sono interessata a lavorare bene con la scrittura e seriamente con chi ha bisogno di esprimere un pensiero onesto.

Più linguaggi in uno

Come Content Creator cerco sempre di tradurre al meglio quelle che sono le linee guida: non ho una scrittura fredda da banco, quindi se cerchi il redattore per testi sterili, molto comuni, secchi, senza un minimo di emotività e spersonalizzati, lo trovi sicuramente altrove.
Quello che mi distingue in questo ruolo -che è tanti ruoli- sono le competenze, il bagaglio di scrittura che mi porto dietro, l’amore per questo mestiere.
Mi ci dedico anima e corpo e ho la necessità fisica di calarmi in quello che scrivo per comprenderlo e arrivare a chi legge nel modo più intenso possibile.
Comunque, in questo periodo storico, il Content Creator deve essere uno Storyteller ma anche un Copywriter, un Blogger ma anche un Redattore. Cioè, bisogna che mastichi varie forme di scrittura per essere completo e compatibile.

Digital Content Creator e/o Social Media Manager

Veniamo definiti anche Digital Content Creator per stabilire il rapporto diretto con il Web e non con la carta stampata.
Creatori digitali che vengono confusi ad un’altra figura di riferimento della Comunicazione: il Social Media Manager, che però fa tutt’altro.
Si occupa prevalentemente di Canali Social, di creare una linea editoriale che porti all’engagement, o affiliazione, o empatia, dei possibili clienti/lettori.
Quando queste due figure, in azienda, vengono accorpate pensando erroneamente che l’una possa fare le veci dell’altra, si crea un po’ di confusione. Io le ho ricoperte entrambe, le posso fare ma non mi interessa farle nel momento in cui devo velocizzare tutto.

Per questo esistono due figure distinte: il tempo è l’ingrediente principale affinché la scrittura per il web sia qualitativamente superiore. Non ci sono sé o ma a tenere. E una figura non ti fa risparmiare in termini di investimento per il futuro.