La Chiesa di San Michele Arcangelo non è uno dei sette luoghi santi. della linea retta ma ha molti segreti nascosti dietro l’intonaco, l’Archeoclub l’ha adottata per farne tesoro
Sant’Angelo libera
La Chiesa di San Michele Arcangelo a Formello è rimasta in silenzio per troppi anni, chiusa in se stessa, dimenticata dagli occhi e dalle mani dei fedeli.
Oggi qualcosa è cambiato. Dopo essere stata presa sotto l’ala protettrice dell’Archeoclub gode di un momento di grandi accadimenti e scoperte.
C’è stata un’attivazione civica al fine di portare a compimento la completa descialbatura delle pareti e il loro restauro. Si sono succeduti molti eventi, fino a oggi, che l’hanno resa libera. Libera innanzitutto di accogliere le persone, di avere una sua storia, di potersi ricucire all’assetto urbano del centro storico di Formello.
È una chiesa speciale che, proprio per il suo triste degrado, ha potuto mettere in moto un meccanismo culturale di ampio spettro. Pur essendo nata per i riti religiosi. La musica e poi la fotografia, il bulino e le presentazioni di libri, la Francigena, sono entrati in punta di piedi ma con grandi stimoli.
Piccoli tesori crescono nella Chiesa di San Michele Arcangelo a Formello
Il silenzio è stato per troppo tempo il compagno di questa chiesa. Così, ecco le archeologhe. Svolgono il loro lavoro come se fossero piccole astronaute in una capsula. Dal loro studio, dalla loro metodologia emergono, con pazienza, gli affreschi. Prima screpolati poi pregni di colore. Ogni angolo aspetta di essere toccato dal loro lavoro.
La Santa Lucia, emersa per prima dall’oscurità, è stata la donna che ha aperto le speranze, richiamando -dietro di sé- la Madonna con Bambino, i Santi e, infine, la Misericordia.
L’altare sta subendo lo stesso fascino. Si sono andati delineando i Santi, si sta ricostruendo la calotta, si continua ad avere la stessa attenzione e volontà di quando tutto ebbe inizio.
Si sente il respiro degli affreschi
Dall’Irlanda a Israele l’Arcangelo Michele protegge il paradiso dall’attacco dei demoni. Questo è il ruolo che gli viene riconosciuto ovunque. E, infatti, anche sull’altare della Chiesa di San Michele Arcangelo a Formello, vi è una tela che lo rappresenta, proprio nell’atto di calpestare il male e gli inferi. Una tela che è in restauro, sostituita momentaneamente da una riproduzione fotografica su scala, eseguita dal fotografo Alfonso Mongiu.
Sono stati tanti i tasselli studiati dalla dottoressa Stella Mitri, la restauratrice che sta seguendo i lavori. Lei li ha definiti un Gratta e Vinci, poiché, a ogni intervento è coinciso, puntualmente, il recupero di un dipinto.
Si stanno riconsacrando i muri, la Facciata e il Portone sono stati restaurati. L’aria è tornata a scorrere e l’arte ha permesso alle persone di essere gli sponsor di tutto il lavoro fatto e, ancora, da fare.
Qualche evento nella Chiesa di San Michele Arcangelo:
San Michele Arcangelo, tra flauto e piano
Di nuovo Sposi nella Chiesa Sant’Angelo
Presentazione e Gallery fotografica “Lo Scrigno”
QUI la pagina Fb dell’Autrice
Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.