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Mariaester Graziano e le 99 anime

Mariaester Graziano Credit CEuvre numeérique JAQ'ART Jacqueline Genser Calafat.jpg

Mariaester Graziano “è tutto ciò che non è”, che è un’espressione forte da dire per definirsi ma scoprirete con me quanto sia onesto questo suo modo di vedersi

La generosità non è acqua

Mariaester Graziano ospite di Emanuela Gizzi per Mapping Lucia.

In copertina “CEuvre numeérique JAQ’ART Jacqueline Genser Calafat”

Vengo dalla follia di un concepimento, e sono una donna sconclusionata, distratta, sempre tra le nuvole”

inizia con questa frase la nostra intervista.

Molti di noi in questa descrizione si riconosceranno, altri meno. E, la cosa bella di impastarsi agli artisti, è che ci piantano nel petto la loro anima, ce la fanno stringere attraverso le loro opere, ce la passano come se fosse un tesoro da custodire.

Mariaester è quel tipo di artista. Si concede in modo generoso, spende parole che hanno una potenza descrittiva intensa: io nei suoi testi sento la calce e il grano, la ruga e il sorriso.

E lei, per tracciare l’origine di questo sentimento, parte sempre dagli altri, sono gli altri che le mettono le parole in bocca. Un flusso che si innesca perché lei si mette all’ascolto, cioè, on se ne sta annoiata da una parte. Interagisce percependo l’ispessimento delle parole ma anche la loro melodia. E ne recupera il grande valore.

Una scrittura pensata

Ma è anche ironica. Alla domanda -Ce l’ha Mariaester Graziano un sogno nel cassetto?- lei risponde:

Direi: portare la pace nel mondo, come direbbero le reginette degli anni ’80 ma mi mancano il fisico e le spalline. Quindi spero prima di tutto di dormire bene e poi che il sogno ci pensi da sé a farmi visita”

La Graziano arriva dall’esperienza del terremoto aquilano, se di esperienza si può parlare. Lei la chiama cicatrice. Che il sopravvissuto si porta dietro “tra l’ambiguità della gratitudine per avercela fatta e il dolore -ma anche per il senso assurdo, di colpa- per gli amici che non ce l’hanno fatta”.

Ha un vissuto profondo questa artista. E la scrittura in qualche modo le si incastra addosso per tirarglielo fuori. Ma non vi dirà mai che è un suo bisogno.

“Sarebbe una presunzione che mi farebbe scontare. La scrittura basta a sé stessa. A volte è una benedizione di sfogo, altre una maledizione di ricatto. Perché è lei a comandare. Sempre. Viene da sé, da un mondo noumenico”

Noumenico…. Ecco cosa significa essere Mariaester Graziano. Non accontentarsi della prima parola, del primo legame che allaccia con la scrittura.

Mariaester Graziano non scende a compromessi

Anche se, questa ricerca estetica potrebbe essere un limite. Ma lo è davvero?

Chi legge si arrende se il concetto non è espresso in modo semplice, se deve perdere tempo per andarsi a cercare il significato, se non lo sa. Non sono tanti quelli restano soggiogati dal rumore delle parole.

Sì, ma edulcorare la scrittura solo per parabolarla in termini economici sarebbe come tradirla”

In effetti il suono di una parola diversa, una metafora, le stratificazioni che ritmano una frase possono essere faticose, ma quanta bellezza c’è dietro, mentre schioccano tra la lingua e i denti. È bello ripeterle, sono una giostra, sono una sorgente. Ed è giusto curarli per chi -invece- li sa apprezzare.

Mi è rimasta impressa un’affermazione di Mariaester: “la scrittura, senza lettura e senza ascolto, non sarebbe che un tatuaggio di inchiostro, senza senso”.

Sì, insomma le parole senza questo incastro si fermerebbero lì, da qualche parte, sul foglio.

Eroina della #Ribeltà

Se ci si imbatte in una scrittrice-ricercatrice come lei, bisogna sapere che le sue stesse storie si ribellano al suo tentativo di raccontarle, di dargli una “subdola” organizzazione. Quindi escono ribelli. Bisogna masticarle per sentire la calce e il grano.

Tra le sue opere letterarie, spunta “La Mistica della Marmellata” -il suo ultimo libro- che si basa sulla riflessione interiore attraverso un rapporto con i riflessi.  Detta così, l’immagine istantanea che se ne ha è quella di una persona, o la stessa autrice, di fronte ad uno specchio.

Ma è davvero questo il libro di Mariaester Graziano?

Sì, quando uno specchio si infrange puoi scegliere di incollare i vari pezzi e ritrovarti in un’immagine con crepe e buchi, oppure di specchiarti in ogni singolo pezzo, rimpicciolita ma intera. Nella seconda ipotesi accetti il rischio che questa interezza sia declinata in una molteplicità di sé”

I lettori si faranno una propria idea sul come rapportarsi con lo specchio, intanto, quel che è certo, è che una molteplicità dei sé è nata di pari passo con il libro, e sto parlando di Progetto 99. Che, è un incontro tra talenti, artisti di vario genere che affrontano la Bellezza e la condividono partendo da alcuni versi scelti ne La Mistica della Marmellata.

“Io ho messo a disposizione la scrittura e gli altri l’hanno declinata nei mille modi che ritenevano più coerenti: pittura, musica, canto, giocoleria, foto e tutto ciò che la simpatia artistica riesce a concepire. È un bisogno di unione e di ascolto. Siamo a 91 e vorrei riuscire a creare un momento collettivo di confronto. Almeno per dare le 99 marmellate fatte in casa dalle nonne!”

Mariaester Graziano non è soltanto una scrittrice, ha ideato intorno alla sua scrittura un percorso di anime, ha coinvolto le nonne e ha fatto preparare loro 99 vasetti di marmellata fatta-in-casa. Quindi ha accolto e protetto ogni artista che ha deciso di seguirla. E a novantanove ne mancano una manciata.

Perché Novantanove?

Il 99 è legato all’Aquila, è l’immota manet che campeggia sullo stemma. L’Aquila ha novantanove piazze, novantanove chiese, novantanove fontanelle, fatte da novantanove signori di una volta. Ma è anche un numero fortemente simbolico perché significa immortalità e immutabilità. L’ho dedicato all’Aquila ma anche a Doriana, mia cugina che non c’è più. Per me il 99 è il simbolo della fenice, della rinascita, ha una forte valenza karmica”

Già, il Karma. Perché Mariaester viene anche da un percorso di psicologia Junghiana e hillmiana, è appassionata di filosofie Orientali, aromaterapia, erbe, fisica quantistica, rigenerazione del DNA e antiche tradizioni. È Master Reiki e cristallo-terapeuta.

Una donna il cui talento viene dalle profondità più nascoste del corpo.

Ultimamente, ha iniziato un percorso in Radio, anzi presso Radiò, con l’accento sulla o, spalleggiata dalla regista Mariangela Ardovini, in arte Meggy.

-Un altro tassello, un’altra prova, cosa rappresenta questa nuova avventura?-

La radio è mettersi a disposizione con una corporeità e una sintassi linguistica democratica, aperta, attiva. Devo ancora imparare molto ma è un’esperienza gratificante, piena. E poi sono circondata da uno staff spettacolare che ha uno spirito aggregativo”

Come vedete la parola “altri”, “condivisione”, nel suo vocabolario non fanno mai un passo indietro. Ridondano.

Mi sento onorata di ospitarla in questa pagina, e condivido con voi una Gallery Fotografica speciale, in cui i testi sono davvero piccole perle d’autore. Anzi, d’autrice!

Mariaester Graziano è Arlecchino di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e gli spleen di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e il terremoto di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e la lentezza di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e la Scrittura di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e la scrittura, la lettura e l'ascolto di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e l'Arte di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e le parole sconosciute di Emanuela Gizzi Mapping LuciaMariaester Graziano e le stelle di Emanuela Gizzi Mapping Lucia

LEGGI QUESTA POESIA, ANDATA IN ONDA SU RADIO’  I postumi della Bellezza


 

Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.

Mariaester Graziano per Mapping Lucia
Mariaester Graziano
Autrice di Libri

Mariaester Graziano è un'autrice di libri, dal talento estroverso, gitano, scrive con le stelle e dialoga con i pazzi. Il suo ultimo libro "La Mistica della Marmellata" ha pagine piene di venature, dolori, gioie, ricordi di nonni.

Con "Progetto 99" ha messo insieme novantanove anime affini, legate al suo libro, alle marmellate fatte in casa, al senso di amicizia. Siamo amiche d'Arte.

 

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