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La Pasquini musica la fiaba di Willie

di Emanuela Gizzi
La favola di Willie Pht Emanuela Gizzi Mapping Lucia 2

La fiaba di Willie nasce dalle mani di Massimiliano Tisano, maestro di pianoforte, ormai veterano dell’Accademia di Musica Bernardo Pasquini

Gemellaggio con l’Archeoclub di Formello

La fiaba di Willie viene proposta al pubblico, soprattutto ai bambini e, si fa promotrice, della raccolta fondi destinata ai restauri della Chiesa di San Michele Arcangelo.
Già molti enti e associazioni si sono prodigate per favorirne il recupero: dalla Banca di Credito Cooperativo, al Rotary Club, alla Compagnia Lo Spannitore, al libro di Sara FianchiniIl Risveglio-.
E, l’Accademia Pasquini -già diverse volte- si è esibita sull’altare della Chiesa, con canti sacri e medievali, elargendo una musica che ritrova, tanto nei maestri quanto negli allievi, una grande professionalità.
Il Grillo Fred, impersonato dall’esilarante Teresa Andreoli, ha trascinato con sé i bambini presenti, facendoli ballare, dando loro la possibilità –nonostante il poco spazio a disposizione- di partecipare alla favola narrata.

La favola di Willie Pht Emanuela Gizzi Mapping Lucia 1

Strumenti animali

Gli strumenti, il violino, il flauto, il clarinetto, il sax, la chitarra, il pianoforte e le percussioni rappresentavano ognuno un animale del bosco. Alcuni in grado di accompagnare e proteggere il pulcino Willie -esibendo note tenui- altri di spaventarlo, con rimandi alle tenebre.
Il Serpente, interpretato dal Sax, era l’elemento più temuto, mentre l’Usignolo, sulle note del Flauto, quello che riportava la serenità.
La scelta di questi strumenti, che dovevano valorizzare -in musica- le voci degli animali, ha permesso così di poter ascoltare anche il diverso utilizzo della timbrica. Poco noto durante i concerti.

La favola di Willie Pht Emanuela Gizzi Mapping Lucia 3

La fiaba di Willie viene da lontano

Ciò che incuriosisce di questo connubio musica e favola è “come nasce?”.
Il Maestro Tisano, che ha scritto il testo e composto la musica, racconta che l’idea, come spesso accade, si fa strada per risolvere dei problemi tecnici.

Qualche anno fa insegnavo in una scuola della Calabria e l’esigenza, in quel momento, era scrivere una favola musicata che fosse adatta a dei bambini ma anche agli studenti che avrebbero dovuto eseguirla. Studenti preparati, con una certa capacità strumentale nelle mani. Quindi il processo di costruzione è avvenuto al contrario, invece di partire da un testo già scritto, sono partito dalla musica a cui ho aggiunto successivamente la favola”

Allora gli chiedo: e quanto è difficile suonare con una voce narrante che si intromette continuamente tra le note?
“Per certi versi” mi risponde Massimiliano “la voce narrante è una traccia su cui poggiarsi, si è stimolati dal suo ritmo e si va dietro ai personaggi, soprattutto quelli caratteristici, che danno un’impronta fortissima”
Poi aggiunge  “La parte difficile per il compositore è il rapporto sonoro tra la voce e l’orchestra perché si devono scegliere i punti in cui intervenire e quelli in cui fermarsi. Bilanciando i passaggi non si rischia di appesantire il pezzo”
E in effetti, durante il concerto, questa esperienza sonora tra i musicisti e il Grillo Fred si è resa protagonista della storia.

Hanno suonato:

Giuseppe Megna, Flauto – Pietro Picone, Oboe – Federico Stirpe, Clarinetto – Gian Domenico Murdolo, Sax – Piermarco Gordini, Violino –Massimo Baiocco, Chitarra – Pierluigi Campa, Percussioni.

Pianoforte: Massimiliano Tisano

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Scopertura PhotoCredit Emanuela Gizzi Mapping Lucia
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Sono prima di tutto una viaggiatrice, annuso la vita e ne trattengo le radici. Quindi scrivo per piacere ma anche per lavoro. Scrivo perché senza non saprei starci. E poi fotografo perché la fotocamera è il mio psicologo personale. Cammino sempre con un animale di fianco, un gatto un cane un cinghiale un ippopotamo. Insomma converso. E poi scrivo di nuovo.

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