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Personaggi e attori Compagnia Lo Spannitore

di Emanuela Gizzi

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Fabrizio Belloni, una voce timida ma potente

Fabrizio Belloni è un buono, lo comprendi subito dagli occhi grandi che non hanno lucette bellicose. Un puro di cuore, un altruista, una persona perbene, onesta. Che si mette al servizio della Compagnia Lo Spannitore ormai da quel 1994, quando il gruppo è andato in scena con “Il Paese è piccolo la Gente Mormora”.
La recitazione -mi dice- gli trasmette emozione, adrenalina, come per tutti i sui colleghi. E, d’altronde non potrebbe essere altrimenti, non è facile salire su un palcoscenico sapendo di avere gli occhi della platea puntati addosso.
Ma ci sono scintille che nonostante le esitazioni, la paura e gli scivoloni, non si spengono e non possono essere fermate. Si devono fare, quasi come una missione.

La missione di Fabrizio Belloni, mi sento di dirlo apertamente, è quella di donarsi con la voce perché, magari non tutti lo sanno o lo conoscono, ma ha una intensità vocale davvero importante.
Non ha studiato canto, è salito semplicemente sul palco, durante gli eventi locali a Formello, e ha riscosso sempre un grande successo, ovazioni, applausi. Insomma, un figlio formellese molto amato.

Una parte da duro

Quest’anno, in Arduino e Nazzareno 3, Fabrizio interpreta una piccola parte e veste i panni di un personaggio tronfio, un “uomo nero”, un’irreprensibile, un energumeno.

Sì, un bodyguard, ma non mi rappresenta, sono più un Bud Spencer, io!”

Fabrizio Belloni è un giocherellone, è simpatico nelle battute, ha una leggerezza innata. È il classico amico con il quale non ti annoi.

“Fabrizio è autoironico” mi dice la regista Sonia Martelloni “… è un uomo sensibile ma non si offende mai se lo riprendo, e poi ha una voce fantastica, con lui ho potuto fare anche commedie con gli stornelli, far cantare e ballare tutti, una vera allegria la sua presenza. Quando entra porta leggerezza, è un uomo spensierato, almeno all’apparenza. Non ci fa mai mancare il sorriso e distende gli animi. Con lui ridiamo sempre perché fa una battuta e poi un’altra, è simpatico e solare”.

Lui aggiunge:

Mi piace cantare, anzi, è la mia più grande passione, e canto sempre ma davanti al pubblico è più bello, anche perché cerco di trasmettere emozione.

Le parti cantate sono come la ciliegina sulla torta perché coinvolgono noi ma anche chi ci guarda”.

Ha cantato ne “Il Paese è piccolo la gente mormora”, ne “La Domenica delle palme”, in “Rugantino”, e nell’ultima commedia, “La riforta della Mola”.
In “Arduino e Nazzareno 3”, invece, dovremmo fare a meno della parte cantata, la sceneggiatura non si adatta agli stornelli romani e alle ballate scritte dalla stessa regista. Quindi perderemo Fabrizio Belloni in quanto cantante ma lui ha voluto esserci lo stesso.

Mi sono invecchiato con tutti loro. E, anche se gli anni e gli impegni -rispetto a quando abbiamo iniziato- sono aumentati, è sempre una Compagnia meravigliosa! E anche l’emozione è la stessa di un tempo”

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Gli faccio la domanda clou: “Ma lo sai che Sonia si vuole ritirare dalle scene?”

Sarebbe un peccato, le emozioni che si provano qui sono belle. Me li ricordo tutti i nostri debutti.
In particolar modo quel Rugantino che portammo al Don Guanella, in mezzo a quei ragazzini problematici.

Vedere i loro occhi sbalorditi di fronte al nostro spettacolo mi ha riempito il cuore di commozione”.

L’Opera Don Guanella è un centro di riabilitazione. I bambini presero talmente sul serio la commedia che, quando Rugantino venne ghigliottinato, uno di loro si mise a piangere per il dolore. Marco Rossetti che interpretava Rugantino dovette correre verso di lui per tranquillizzarlo e dirgli che stava bene, non si era fatto male.

Le burle di Fabrizio Belloni

Questa Compagnia, come dice Fabrizio Belloni ha portato in giro il sorriso, semplicemente, senza forzature, riscuotendo sempre e solo applausi. Un piccolo grande tesoro accumulato negli anni con tanta passione e dedizione.

“Ma c’è qualcosa di difficile sul palco?” gli chiedo.

Sì, Marco e Cristiana, sono due matti”

Marco Rossetti e Cristiana Altarocca, che interpretano rispettivamente Nazzareno e Arduino, hanno i due ruoli più importanti in tutte le commedie della Martelloni, ormai si sa che l’alchimia che li lega crea spettacolini nello spettacolo.
“Noi abbiamo sempre voglia di divertirci” aggiunge Fabrizio “condividere il palco, stare bene…. Viva Lo Spannitore!
E, viva Fabrizio Belloni che è timido, e nonostante ciò mi ha raccontato lo stesso qualcosa di sé.
Non vedo l’ora di vederlo a teatro nei panni del “cattivo”. E tu?

 

 

Sei dei nostri per
Arduino e Nazzareno 3?

 

 

 

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